Come ogni anno, AIFA propone una versione aggiornata del Rapporto nazionale sull’uso dei farmaci in Italia (Osservatorio Nazionale sull’impiego dei Medicinali. L’uso dei farmaci in Italia. Rapporto Nazionale Anno 2018), una descrizione sempre più esaustiva dell’assistenza farmaceutica nel nostro Paese. Di seguito presentiamo una sintesi che delinea un quadro generale del rapporto.
Nel 2018 sono state consumate 1.572 dosi al giorno ogni 1.000 abitanti (ovvero, considerando anche i consumi in ospedale e quelli a carico del cittadino, in media ogni soggetto, inclusi i bambini, ha assunto al giorno circa 1,6 dosi di farmaco), il 72,3% delle quali erogate a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), mentre il restante 27,7% è relativo a dosi di medicinali acquistati direttamente dal cittadino (acquisto privato di classe A, classe C con ricetta e automedicazione).
Per quanto riguarda l’assistenza territoriale complessiva, pubblica e privata, sono state dispensate quasi 2 miliardi di confezioni, in riduzione del -2,5% rispetto all’anno precedente. Diminuiscono sensibilmente le confezioni dei farmaci di classe A acquistati privatamente dal cittadino (-24,9%), mentre aumentano le confezioni dei farmaci di automedicazione (+4,1%), dei farmaci di classe C con ricetta (+3,0%) e rimangono stabili le confezioni dei farmaci di classe A erogati in distribuzione diretta e per conto.
La spesa farmaceutica
Nel 2018 la spesa farmaceutica totale, pubblica e privata, è stata pari a 29,1 miliardi di euro, di cui il 77% rimborsato dal SSN. In media, per ogni cittadino italiano, la spesa per farmaci è ammontata a circa 482 euro.
La spesa farmaceutica territoriale complessiva è stata pari a 20.781 milioni di euro in calo rispetto all’anno precedente del -1%.
La spesa pubblica territoriale, comprensiva della spesa dei farmaci erogati in regime di assistenza convenzionata e in distribuzione diretta e per conto di classe A, è stata di 12.402 milioni di euro, ossia il 60% della spesa farmaceutica territoriale, e ha registrato, rispetto all’anno precedente, una riduzione del -4%, dovuta alla diminuzione della spesa farmaceutica convenzionata netta (-4,2%) e della spesa per i farmaci in distribuzione diretta e per conto (-3,6%).
La spesa a carico dei cittadini, comprendente la spesa per compartecipazione (ticket regionali e differenza tra il prezzo del medicinale a brevetto scaduto erogato al paziente e il prezzo di riferimento), per i medicinali di classe A acquistati privatamente e quella per i farmaci di classe C, ha registrato un aumento del +3,8% rispetto al 2017.
La spesa per l’acquisto di medicinali da parte delle strutture sanitarie pubbliche (pari a circa il 40% della spesa farmaceutica totale) è stata di 11,9 miliardi di euro (197,45 euro pro capite) e ha fatto registrare rispetto all’anno precedente un andamento pressoché stabile (+0,9%).
Le categorie più prescritte
Nel 2018 i medicinali dell’apparato cardiovascolare si confermano la categoria maggiormente consumata dagli italiani (e restano al secondo posto in termini di spesa), seguiti dai farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo, dai farmaci del sangue e organi emopoietici.
Le statine, tra i farmaci per il sistema cardiovascolare, gli inibitori di pompa, tra quelli dell’apparato gastrointestinale e metabolismo, e gli altri antiepilettici, tra quelli del sistema nervoso centrale, sono le categorie a maggior impatto sulla spesa convenzionata.
Sul lato degli acquisti da parte delle strutture sanitarie pubbliche, le categorie a maggior spesa sono gli anticorpi monoclonali, tra gli antineoplastici, gli antivirali per il trattamento delle infezioni da HIV inassociazione, tra gli antimicrobici generali per uso sistemico, e i fattori della coagulazione del sangue, tra i farmaci del sangue ed organi emopoietici.
40 milioni
Assistiti (di cui il 55% donne)che hanno ricevuto almeno una prescrizione di farmaci
75 anni
L'età oltre la quale l’uso di antimicrobici è concentrato maggiormente
482 euro
La spesa farmaceutica per ogni cittadino italiano
Consumo e spesa per età e genere
Complessivamente, nel 2018 oltre 40 milioni di assistiti (di cui il 55% donne) hanno ricevuto almeno una prescrizione di farmaci con una prevalenza d’uso pari al 67%, una spesa pro capite di 229 euro e un consumo di 1.020 DDD/1000 abitanti die (in media ogni cittadino italiano ha ricevuto una dose di farmaco ogni giorno).
Vi è una differenza di esposizione ai farmaci nella popolazione, con una prevalenza che passa dal 62% negli uomini al 71% nelle donne mentre; per quanto riguarda le dosi e la spesa si registrano 1.016 DDD negli uomini e 1.025 nelle donne, 227 euro pro capite negli uomini e 231 nelle donne.
Differenze di genere sono riscontrabili nella fascia di età tra i 15 e i 64 anni, in cui le donne mostrano una prevalenza d’uso superiore a quello degli uomini, con maggiori livelli di prescrizione nelle donne relative agli antibiotici (utilizzati per il trattamento delle infezioni delle vie urinarie), agli antianemici e ai farmaci del sistema nervoso centrale (soprattutto gli antidepressivi).
La popolazione con più di 64 anni assorbe oltre il 60% della spesa in assistenza convenzionata e circa il 70% delle DDD, mentre quella pediatrica registra una prevalenza d’uso del 50%, che passa però da circa il 70% nei bambini con età compresa tra i 0 e 4 anni al 38% nella fascia 10-14 anni.
L’uso di antimicrobici è concentrato maggiormente nei primi quattro anni di vita e dopo i 75 anni.
Si conferma una maggiore prevalenza d’uso nelle donne di farmaci antineoplastici e immunomodulatori (tra i 35 e i 74 anni), per il Sistema Nervoso Centrale (a partire dai 35 anni) e per l’apparato muscolo-scheletrico.