La cataratta, se non adeguatamente trattata, rimane la principale causa di cecità tra gli over 65, e con l’invecchiamento globale della popolazione, l’incidenza del disturbo è in rapido aumento. Sebbene le recenti tecniche d’intervento sul cristallino si dimostrino efficaci e generalmente praticabili, i relativi oneri economici e sociali si rivelano ancora pesanti da sostenere. Pertanto, la prevenzione volta a modificare e a ridurre i fattori di rischio offre concrete possibilità per ritardare l’insorgenza della patologia, migliorando la qualità della vita tra i soggetti anziani, riducendo al tempo stesso il relativo impatto economico.
Negli ultimi anni, vari fattori di rischio quali l’età, il diabete, il fumo e l’esposizione ai raggi UVB hanno dimostrato di avere un ruolo decisivo nello sviluppo della cataratta.
Oltre a tali dati di fatto ormai conclamati, sono altresì disponibili considerevoli prove scientifiche che evidenziano una stretta correlazione esistente tra il livello plasmatico di glucosio e un aumento del rischio del disturbo. Altrettanti numerosi studi si sono concentrati sulle possibili interdipendenze tra una dieta caratterizzata da una massiccia presenza di carboidrati e l’insorgenza della cataratta.
Lo scopo dello studio in questione è stato proprio quello di valutare le evidenze emerse dalle indagini cliniche disponibili in letteratura scientifica aventi come oggetto tali correlazioni, riassumendone quantitativamente i risultati.
La meta-analisi ha preso in considerazione sette studi clinici pubblicati tra il 2000 e il 2012 (tre dei quali condotti negli Stati Uniti, tre in Australia e uno in Cina) per un totale di 11.944 individui coinvolti.
Tutti e sette gli studi hanno evidenziato una significativa correlazione tra accresciuta assunzione di carboidrati nella dieta e rischio di insorgenza di cataratta correlata all’età.
I risultati relativi invece all’insorgenza di cataratta corticale, nucleare e subcapsulare posteriore per effetto di un consumo sostenuto di carboidrati nell’alimentazione quotidiana sono inconsistenti e spesso non collimanti, pertanto sono necessarie indagini cliniche più approfondite per appurarne il reale impatto.
Anche la correlazione tra indice glicemico e rischio d’insorgenza di cataratta trova ampia conferma scientifica: maggiore è il valore glicemico a livello plasmatico tanto superiore è il rischio di incorrere nella patologia.
Un’associazione tra nutrizione ricca di carboidrati e opacità della lente è biologicamente plausibile. Studi metabolici hanno dimostrato che un elevato apporto di carboidrati può indurre una rapida risposta glicemica post prandiale. Va sottolineato quanto prolungate esposizioni delle proteine a concentrazioni elevate di glucosio potrebbero causare complicanze alla via dei polioli, perossidazione lipidica, glicazione: tutte circostanze che portano ad un aumento osmotico e ad un maggiore stress ossidativo nel cristallino, e quindi ad eventuale opacizzazione. Inoltre, un maggiore carico glicemico è collegato ad una più alta concentrazione nel plasma della proteina C reattiva, dei markers infiammatori i quali possono giocare un ruolo importante nella patogenesi della cataratta.
Le indagini hanno evidenziato, inoltre, quanto all’aumento del livello glicemico post prandiale sia conseguente una diminuzione di antiossidanti presenti nel siero (tra cui tocoferoli, luteina e vitamina C) i quali possono contribuire alla riduzione del rischio di incidenza di cataratta nucleare.
Pertanto risulta possibile che diete ad alto tasso glicemico possano inibire la presenza di antiossidanti nel siero, quindi causare danni ossidativi al tessuto nucleare del cristallino rispetto a quelle con pochi zuccheri, poiché fanno si che il tessuto rimanga più esposto al glucosio.
Tuttavia, va ribadito che l’esatto meccanismo molecolare alla base dei dati fin qui esposti necessita di ulteriori indagini per suffragare con maggiori certezze evidence-based i risultati a cui è pervenuto lo studio in questione.
Fonte
Investigative Ophthalmology & Visual Science
Association Between Dietary Carbohydrate Intake and Dietary Glycemic Index and Risk of Age-Related Cataract: A Meta-Analysis
Han Wu, Huina Zhang, Peiwei Li, Tao Gao, Jijian Lin, Jun Yang, Yihua Wu, and Juan Ye
Vincenzo Marra